Il quinto criterio riguarda il controllo del comportamento.
Generalmente chi è impulsivo tende a non conoscere i motivi delle proprie azioni,
il primo passo per controllare codesta impulsività sta nel osservare in modo esterno e decidere per controllare.Non voglio sopprimere l'impulsità, anche essa ha il suo positivo, a volte ci troviamo dei pericoli che bisogna essere veloci a rispondere, ad esempio se ti scotti con l'acqua calda è ovvio mettere la mano nell'acqua fredda.non significa neanche sopprimere la spontaneità.
A volte è utile farsi un programma, ad esempio ci sono bimbi scoordinati che hanno bisogno di tempo e mettere in sequenza i vari passi da fare.
la programmazione è utile per chi lavora, ma è utile al bambino per visualizzare il suo futuro.
Il sesto la mediazione partecipativa.( qui ci sto ancora pensando....)
Il settimo l'individualizzazione e la differenziazione.
Sarebbe interessante guardare il film "stelle sulla terra", per spiegare che ognuno è speciale.
Posso dire che è importantissimo affermare la propria individualità, perché permette un confine tra sé e gli altri, si assume la responsabilità delle proprie azioni.
Mi piacerebbe lavorare in un doposcuola e aiutare ragazzi che hanno difficoltà scolastiche.Penso che ogni giorno abbiamo la possibilità di imparare, non c'è un limite di età.Accetto volentieri i consigli.Ciao Anto
In bocca al lupo
Caro Amico, spero che quello che ho studiato e quello che faccio o penso, porti buon frutto. Se hai consigli da darmi, li ascolto volentieri.
Porta pazienza per i miei errori di scrittura, sono un po' dislessica.
In bocca al lupo per tuoi progetti.
Grazie. Anto
Porta pazienza per i miei errori di scrittura, sono un po' dislessica.
In bocca al lupo per tuoi progetti.
Grazie. Anto
domenica 23 gennaio 2011
I dodici criteri di R.F. e la mia piccola esperienza. (segue)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento