In bocca al lupo

Caro Amico, spero che quello che ho studiato e quello che faccio o penso, porti buon frutto. Se hai consigli da darmi, li ascolto volentieri.



Porta pazienza per i miei errori di scrittura, sono un po' dislessica.

In bocca al lupo per tuoi progetti.



Grazie. Anto















sabato 29 gennaio 2011

I dodici criteri di R.F. e la mia piccola esperienza. (segue)

Cari amici, oggi vi racconto degli ultimi due criteri.
 Il criterio della ricerca di un'alternativa ottimista.

Dovremmo allenarci a vedere le cose nel suo lato migliore, ad esempio sforzarci di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto.Allenarsi a vedere le cose in prospettiva diversa e migliore.
 Ad esempio scopriamo che il bimbo ha le mani sporche di terra, a posto dirgli ."Che schifo,, vatti a lavare"potremmo dire:" Hai due belle mani, perchè non le vai a lavare, che si vedono?"
La ricerca di un'ottica ottimista non va confusa con l'assoluto ottimismo. essere propositivi va oltre ottimisti,vuol dire avere un'alternativa.Un'alternativa ottimista porta sempre risultati positivi, fonde grande senso di competenza, iniziativa e volontà di continuare.Un'altra cosa spesso noi diamo per scontato i comportamenti buoni dei nostri bimbi,e li riprendiamo solo per quelli sbagliati.Ognitanto dobbiamo sforzarci di puntare anche su quello che funziona!

La mediazione del senso di appartenenza al genere umano

Su questo criterio ho poco da dire, la cosa fondamentale come gli altri criteri è il rendere la persona e noi stessi migliori.
un mio bimbo mi disse" OGNI GIORNO ABBIAMO SEMPRE LA POSSIBILITa' DI MIGLIORARE", aggiungo io:" se abbiamo le conoscenze giuste e i mezzi"
Grazie Anto

venerdì 28 gennaio 2011

I dodici criteri di R.F. e la mia piccola esperienza. (segue)

Oggi vi parlo del nono criterio: la mediazione di una disposizione positiva verso il nuovo.

A volte potrebbe succedere che un bambino o un adulto evitano di affrontare un problema, quando esso è troppo complicato, dando per scontato che non si trovi soluzioni.
Bisogna ricordarsi che le sfide ci servono per crescere,stimarsi nelle cose riuscite e conoscere.
Molte volte noi adulti tendiamo di decidere per loro, privando della loro capacità di scelta. Ritengo che a volte è importante che noi ci imponiamo,però ni dobbiamo anche motivare le nostre scelte, ad esempio Y non mangia le verdure e la frutta, solo wustel e patatine,devo insegnargli anche se quei cibi non gli piacciono, li deve mangiare per le vitamine, ecc.
Se ad esempio Y va male in matematica, anche quando s'impegna, noi partiamo con l'idea" E' inutile che studi matematica, tanto non sei portato", allora come farà affrontare il compito di matematica? Noi ogni giorno nei bambini suscitiamo tabù, paure, curiosità, pregiudizi, pareri e anche desiderio d'iniziativa. Ad esempio se faccio sostegno ad un bimbo ipercinetico e dò per scontato che non imparerà mai le regole, "la profezia si autovera"
Secondo R.F se un compito è difficile conviene presentato come una sfida e,secondo me  insegnamo il gusto della conquista e dell'impegno., Lui direbbe di trasmettere il gusto della scoperta, di fargli il tifo, ma l'ultima cosa dà non sottovalutare, dobbiamo stimorlo a progedire, ma presentargli cose accessibili ( non troppo facile e nè troppo difficili).

La mediazione della possibilità del cambiamento, decimo criterio.

Vorrei partire da alcune frasi :
"Sei il solito pasticcinone"
"non impari mai dai tuoi sbagli"
" ma perchè non t'impegni"
"te l'avevo detto;.."
"che cosa hai combinato, stavolta?"
" é pigro"
"non si applica"...

Le reazioni dei bambini Posoono essere:" non ha fiducia in me", "non sono capace", "non imparerò mai","non mi và bene neanche una" ,...
R.F. ha scritto un libro con un titolo provocatorio" Se mi ami, non accettarmi per quello che sono"( appena posso lo leggerò e se riesco vi racconterò.Il problema è che a volte ci rassegnamo che un bambino, o un a persona o disabile vanno accettati con rassegnazione, invece bisogna accettarli con i loro limiti, ma dobbiamo lottare per cambiarli e arricchirli
Il cambiamento non è facile, perchè a volte si ha paura di non riuscire, di deludere le persone che amiamo, poi è ancora più duro quando si ha l'etichetta ; " sei la pecora nera" o "sei il bravo ometto"( mi potrebbe contestare per l'espressione ma, un bambino è un bambino non può essere un adulto in minuatura!).

buona riflessione e un ciao Anto

mercoledì 26 gennaio 2011

I dodici criteri di R.F. e la mia piccola esperienza. (segue)

Oggi parliamo del ottavo criterio: la mediazione di un comportamento di ricerca, scelta e conseguimento degli scopi

Generalmente pensiamo che il nostro scopo  con i bambini è di avere degli obiettivi e invece dobbiamo creare condizioni che il bambino o il ragazoo si pone degli obiettivi,deve trovare i suoi mezzi per pianificare le sue scelte e agire,noi siamo solo gli intermediari.
Spesso non è semplice ad applicare perchè non ci è stato insegnato di porci un obiettivo personale, ma anzi ci è stato posto.
Il segnare al bambino di pensare un obiettivo realizzabile è importante perchè compre la distinzione dalla fantasia al reale, prima dobbiamo farlo riflettere come ottiene , i suoi punti di forza e deboli.
Noi dobbiamo insegnare a loro a proiettarsi nel futuro. Ricordiamo che sviluppare attitudini chiede pazienza, volontà e preseveranza.

Ieri a casa mia è venuto un bimbo di 5 anni, lo chiameremo A, per motivi di privacy, per socializzare con lui sono dovuta partire da qualcosa che gli interessava.Il suo interesse erano le bandiere.avevo fogli bianchi, una pagina disegnata di bandiere, bastocini, scoch e fogli bianchi e acquarelli.
Ho dato qualche consiglio, ma A ha scelto le bandiere da colorare,quando ha visto che erano bellissime, era orgoglioso delle sue opere. Da una semplice attività ho scoperto che sa i colori, come memorizza, come ragiona.
Sappendo che A, lo seguirò per 15 giorni circa, ho come obiettivo di partire dalle sue potenzialità.
Credo che per insegnare un bambino ad essere autonomo, socievole, si deve partire dalle potenzialità, invece spesso quando capitano casi sociali, si parte dagli eventi negativi, dai limiti. ok,a noi queste informazioni servono, però per rendere una persona speciale dobbiamo pensare e trovare qualcosa di speciale. ciao Anto

domenica 23 gennaio 2011

I dodici criteri di R.F. e la mia piccola esperienza. (segue)

Il quinto criterio riguarda il controllo del comportamento.

Generalmente chi è impulsivo tende a non conoscere i motivi delle proprie azioni,
il primo passo per controllare codesta impulsività sta nel osservare in modo esterno e decidere per controllare.Non voglio sopprimere l'impulsità, anche essa ha il suo positivo, a volte ci troviamo dei pericoli che bisogna essere veloci a rispondere, ad esempio se ti scotti con l'acqua calda è ovvio mettere la mano nell'acqua fredda.non significa neanche sopprimere la spontaneità.
A volte è utile farsi un programma, ad esempio ci sono bimbi scoordinati che hanno bisogno di tempo e mettere in sequenza i vari passi da fare.
la programmazione è utile per chi lavora, ma è utile al bambino per visualizzare il suo futuro.

Il sesto la mediazione partecipativa.( qui ci sto ancora pensando....)

Il settimo l'individualizzazione e la differenziazione.

Sarebbe interessante guardare il film  "stelle sulla terra", per spiegare che ognuno è speciale.
Posso dire che è importantissimo affermare la propria individualità, perché permette un confine tra sé e gli altri, si assume la responsabilità delle proprie azioni.

sabato 22 gennaio 2011

I dodici criteri di R.F. e la mia piccola esperienza.

IIl primo riguarda l'intenzione e la reciprocità.
Quando vogliamo insegnare dobbiamo metterci la volontà, ma anche verificare se l'apprendimento è stato interiorizzato da chi impara, e ci sono delle volte che siamo costretti a ripetere, a volte dobbiamo trovare modi diversi per spiegare.
L'altro ieri con i bimbi ho studiato la differenza tra discorso diretto e indiretto in italiano, dopo ognuno ha fatto i compiti autonomamente,ma a volte dove ripetere i vari passaggi e le definizioni e prendere il quaderno delle regole d'italiano.

Il secondo riguarda la trascedenza.

Spesso si tende a insegnare senza spiegare il perché o cosa gli servirà. A me è successo di trovarmi un bimba che non vuole impari le operazioni in matematica, perché secondo lei, la sua insegnante non è brava.
Questa bimba sarà una futura cuoca, si sa che in cucina bisogna usare la matematica, ad esempio ricordarsi che un kg è mille grammi, se la ricetta è per 4 persone, hai 8 ospiti, allora dovrai moltiplicare le dosi.
Questa è stata la mia motivazione a spingere a questa bimba a studiare matematica, perché lei vuole diventare una cuoca.

Il terzo è la trasmissione del significato.

Si conosce meglio il mondo, le cose che ci circondano, la realtà ecc se ogni cosa la carichiamo di significato.
La mia curiosità mi aiutato a laurearmi, i bimbi che seguo quando sbagliamo ci ridono sopra (in modo simpatico), ma si ricordo di quel argomento.Imparare a memoria una serie di nozioni, che barba!

Il quarto è la trasmissione al senso di competenza.

( questo parlerò più avanti, quando vi parlerò dei diversi stili di apprendimento).
Vi dico che un bambino che si sente capace, si sentirà più autonomo e si stimerà di più. bisogna trovare le condizioni che lui possa sperimentare il successo.
 A volte dobbiamo sospendere i nostri giudizi, ad esempio mi è antipatico, lo ritengo incapace, mi fa arrabbiare., non è semplice, ma a volte cambiare ottica è importante perchè possiamo non inculcare la sfiducia, ma sperare il miglioramento.
E' difficile da attuare, ci vuole tempo, ho imparato se voglio dei miracoli nell'apprendimento o nell' educazione, devo interrogarmi e avere fede nelle sue capacità.
ci sono diverse tecniche. analizzare i successi e gli insuccessi,dividere un obiettivo difficile in picoli passi.

un'occhiata sul metodo Feuestein e un piccolo confronto con il mio doposcuola casalingo.

Ho sempre desiderato aiutare i bambini che hanno delle difficoltà, perché anch'io le ho avute per la mia dislessia. Ho deciso pian piano di documentami su Reuven Feustein perché sostiene che l'intelligenza si può modificare e quindi migliorare. Se possiamo trasformare l'intelligenza allora possiamo anche insegnarla!
Il metodo di R.F. (abbrevio per comodità) si basa su tre principi:
1. la diagnosi delle potenzialità di apprendimento.
2.Il programma di arricchimento strumentale(PAS)
3.I criteri della mediazione.

L'intelligenza la definisco come un'insieme di abilità e processi metali che ci permettono di conoscere la realtà e risolvere i problemi che dobbiamo affrontare.Vorrei ricordare che nel 2000 lo scienziato Kandel con i suoi esperimenti ha mostrato che possiamo cambiare un comportamento,per sino l'intera struttura del cervello( ha ricevuto un premio nobel!).

Adesso parlerò dei  dodici criteri di mediazione, confrontando con la mia piccola esperienza.
I dodici:
  1. Intenzionalità e reciprocità;
  2. Trascendenza;
  3. Mediazione del significato;
  4. Mediazione del senso di competenza;
  5. Mediazione della regolazione e del controllo del comportamento;
  6. Mediazione del comportamento di condivisione;
  7. Mediazione dell'individualità e della differenza psicologica;
  8. Mediazione della ricerca, della pianificazione e del conseguimento degli scopi;
  9. Mediazione della sfida nei confronti di sè stessi, della ricerca della novità e della complessità;
  10. Mediazione della consapevolezza della modificabilità umana e del proprio cambiamento;
  11. Mediazione dell'alternativa ottimistica;
  12. Mediazione del sentimento di appartenenza alla colletti

giovedì 13 gennaio 2011

favole.

Stasera cercavo delle favole, che si potessero ascoltare.
Spesso succede che noi grandi siamo stanchi di raccontare, ho trovato questo blog.
Il signor Walter ha una voce meravigliosa, chi è curioso e piacciono le favole come me, consiglio. Ciao Anto

vedete il link http://www.walter.bz/podcast/

domenica 9 gennaio 2011

La canzoncina di Gennaio

La canzoncina di Gennaio
I rigori di gennaio
portano sempre qualche guaio:
acqua, freddo, ghiaccio e neve,
notte lunga e giorno breve,
influenza e raffreddore,
naso rosso a tutte l'ore.
Quando ilciel si mette al bello,
cercan tutti il solicello...

Come faccio ad aggiungere la funzione Reazioni al mio blog?

Come faccio ad aggiungere la funzione Reazioni al mio blog?

Festa del battesimo di Gesù

re_magi

 Domani iniziano le scuole ed io riprendo con i bambini a far lezione.
Oggi che tristezza vedere che nella sala non c'era più l'abero di Natale,
ancor di più sarà smontare i presepi.
Un anno è passato,
chi sà cosa attenderò in quest'anno.
Ad ognuno
auguro che sia un anno di speranze.
Baci
Anto