In bocca al lupo

Caro Amico, spero che quello che ho studiato e quello che faccio o penso, porti buon frutto. Se hai consigli da darmi, li ascolto volentieri.



Porta pazienza per i miei errori di scrittura, sono un po' dislessica.

In bocca al lupo per tuoi progetti.



Grazie. Anto















venerdì 18 febbraio 2011

Le sette modalità per sviluppare l'intelligenza. (segue)

Oggi vi parlo della mediazione del comportamento imitativo.

 I bambini  sin da piccoli imparano dall'esempio degli adulti, ad esempio il neonato imitata la madre quando fa la linguaccia, o sorride, o fà il broncio.
Ci sono momenti che i bambini cercano di prendere la propria iniziativa,e noi adulti abbiamo paura che combini dei pastici, ad esempio imparare a mangiare da solo.
Dobbiamo ricordarci che l'imitazione è una delle  prime forme di apprendimento.
Feuerstein ci consiglia ceh a posto di disperarci dei pastici, noi dovremmo fargli da esempio e aiutarli nei loro tentativi.
 Adesso prendo in esame alcuni ostacoli.

1. la fretta.
 Se affidiamo ad un bambino di eseguire un compito, guardiamo se ha voglia e se ha tempo.
se pretendo che Z. mi apparrecchia la tavola in modo perfetto, ma ha voglia di guardare i cartoni, è chiaro  che non rispetterà le nostre aspettative,però possiamo tentare di chiedere di mettere le posate.
Sono dieci giorni che sto insegnando a un bimbo di sei anni di apparrecchiare, lo faccio di sera perchè ho più tempo.
2. la sfiducia.
Noi dobbiamo stare attenti a non dare delle etichette, ad esempio. "Non sono sicura che riescia ad andare alla coop a prendermi il pane", "E' timido, quindi non si trova bene agli scout"...
I pregiudizi non danno la possibilità di crescere, di diventare autonomi. E' chiaro he bisogna essere graduali, se A che ha 12 anni e vuole tentare gli scouts, posso pensare che non sia trovato bene agli scouts, ma non posso impedigli una seconda occasione.
 3. Il perfezionismo.
Quante volte ci siamo trovati in alcuni occasioni che volevamo che il compito fosse voluto come volevamo noi e non come riusciva il bambino.
Anni fà ho avuto una discussione con una mia amica che fa dei campi giochi.Lei è una perfezionista, se fà un oggetto con il bambino lo vuole perfetto. I genitori pagano e vogliono vedere le cose belle, ma per me è un oggetto è bello se ha qualcosa di originale , qualcosa voluto dal bambino.Nonostante sia una cha non abbia un gran polso, però capisco che non è facile da non intervenire.
A voi non vi dà fastidio quando sentite non metteti quel maglione,non stare con le mani in tasca, muoveti,dove vai e che fai, ve lo ripetano fino alla nausea? a me,sì..
4.Il vittimismo.
Per esempio "Mi tocca pensare tutto a me", "non vedi che ho da fare?",...queste non sono frasi che spingono a un bambino ad dare una mano, anzi loro si irritano e scappano, ed io direi "Chi me lo fà fare?"
Dato che l'apprendimento avviene attraverso l'imitazione Feurstein  ci consiglia di non dare compiti complessi e troppo generici, ad esempio mettere a posto la stanza, ma proporgli di mettere bene i vestiti sullla sedia,anche di aiutarli solo se lo chiedono loro, di mostrare la nostra fiducia, non stancarsi di ripetere.
Quello che sostengo io, l'educazione ai nostri bimbi ci vuole molta pazienza, ottimismo, impegno, poi i risultati si vedono. la cosa importante è seminare i semi buoni. Ciao Anto

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